Una mamma e la sua festa, al Trofeo Topolino

E’ stata un’esperienza fantastica, ma anche faticosa.
Guardando dall’alto , sopra il terrazzo della Club House del Campo dei Caimani del Sile a Casale sul Sile, con gli occhi di mamma che spaziava su un panorama di 240 gradi, ho visto il mondo rugbystico dellU14, impegnato a giocare il Torneo di Topolino.
Moltitudine di giovani, all’inizio della giornata di Sabato, all’alba, con divise multicolori, fresche di bucato, con occhi speranzosi e tanta voglia di giocare.
C’erano squadre che giungevano, non solo da ogni parte d’italia, ma anche d’europa, come il CAO Valencia , dall’Inghilterra e da Dublino.
Tante squadre venete, friulane, ma anche lombarde, piemontesi, emiliane, come il Modena Rugby che contava 4 Squadre, romagnole, laziali fino a giungere a  Napoli, a Reggio Calabria…
Ho visto ragazzi che per 12 minuti, unico tempo, sfidarsi contro ragazzi preparatissimi ed agguerriti; ho visto ragazzi far meta ed esultare ed ho visto squadre non fare neppure un punto; ho visto giocatori che,in pochi minuti e diversi calci alla palla ovale, hanno superato la linea di meta, lasciando gli avversari impotenti a bocca aperta.
Ho visto ragazzi vincitori che a fine partita salutavano e abbracciavano gli avversari che avevano perso; ragazzi che si sono scaldati gli animi, perchè alla fine ci credevano veramente alla vittoria e magari con qualche mossa non troppo ortodossa, qualche battibecco, cercavano con tutta la loro volontà , di vincere….
Per quale premio, così ambito? I nostri hanno sacrificato ore e ore di allenamento, ore di viaggio, e i nostri allenatori hanno speso parole e parole per incitare gli animi dei ragazzi, magari un pò assopiti…
Per quale premio? Penso che sia per la grande soddisfazione di aver partecipato a questo speciale evento!!!!!!!!!!!!!!!
Ho visto I ragazzi spagnoli che cercavano di comunicare con i ragazzi del Casale, con i quali avrebbero giocato subito dopo.
Con il linguaggio universale dei segni si sono capiti e alla fine si sono dati la mano e si sono abbracciati, come grandi amici!
Con gli occhi di mamma, mi si è stretto il cuore e mi sono commossa a vedere tutta questa lealtà e voglia di diventare amici, durante una gara agonistica: ho trovato in quei gesti lo spirito vero di questo sport.
Tra tutto questo i giocatori, alla fine della giornata di Sabato, tra vento e qualche goccia, indossavano maglie che non si poteva riconoscere più i colori ,perchè erano coperti di fango, ma si poteva intravedere un bel sorriso sulle labbra.
E tra sorrisi, fango e fatica, c’erano anche i nostri intrepidi giocatori dell’U14 del Rugby Carpi, che giocavano con la maglia del Modena.
Per una società giovane come la nostra, è un bel traguardo poter vedere i nostri ragazzi, che affrontano un toneo così importante e anche difficile, a cui partecipano squadre tecnicamente molto preparate.
Gli animi dei nostri ragazzi erano caldi e si sentiva tra loro la voglia di giocare e di fare: impresa non troppo facile, soprattutto se bisogna condividere la propria esperienza, con altri ragazzi, del Modena, con cui si doveva fare squadra.
i nostri, però, non si sono scoraggiati e con determinazione hanno affrontato tutti i gradi di difficoltà del gioco.
C’erano Nocera Matteo e Gavioli federico che giocavano nella squadra di Eccelenza classe 1999, con numeri da non sottovalutare, con diverse meta conquistate e un bel 4° posto in classifica….
Gli altri come Francesco Pettenati, Gavioli Nicolò, Alessio Girardi e Filippo Fava si sono fatti valere nella squadra del Modena A e hanno incontrato squadre del calibro del Benetton, Petrarca, Valsugana, Bologna, Alfonsine ecc….
Non sono state tutte vinte, ma la prima vittoria con la prima squadra con cui hanno giocato subito, gli ha dato la giusta carica per affrontare altre squadre, fino alla fine della giornata di domenica.
Dopo aver giocato contro il Lanfranco,ultima gara del Girone, hanno voluto disputare l’ultima partita contro il Modena B. Arbitrati dal nostro allenatore Stefano Bolognesi, si sono scontrati contro una buona parte di atleti del Vignola e con un altro giocatore del Rugby Carpi, che indossando la maglia numero 8, ha fatto valere il nome della nostra società: Giacomo Rossetto. Lupo solitario in una squadra di ragazzi più grandi di un anno ha difeso bene, senza mai mancare al suo dovere di giocare al meglio.
Bravi ragazzi! Come mamma posso solo congratularmi con voi per l’ impegno e soprattutto il coraggio che avete messo per giocare questo grande torneo.
Vi siete guadagnati un’esperienza unica e molto bella e, anche se non siamo arrivati tra i primi, ho visto nei vostri occhi tanta soddisfazione e tanta gioia, il piacere di stare insieme, di confrontarsi con altri ragazzi della vostra età.
Per la nostra giovane Società, questa esperienza, è stata una grande opportunità che ci permette di dimostrare che abbiamo nelle nostre squadre dei ragazzi preparati.
Siamo riusciti, grazie anche al nostro sponsor, a far vivere questa bellissima esperienza ai nostri atleti.
Lasciatemelo dire: possiamo solo migliorare!!!!!!!!!
Complimenti a voi ragazzi e ai nostri allenatori!!!!!!!!!!
un grazie particolare a Giuseppe, accompagnatori del Carpi, nonchè genitore, che con tanta pazienza e con self-control british, ha vegliato sui nostri ragazzi, durante la trasferta.
Una mamma.
Cristiana

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