Il 6 Nazioni porta con sè un ventaglio di emozioni anche solo a guardarlo dal divano, è uno di quei momenti in cui il cuore palpita e tutto il movimento rugbystico di una nazione si unisce in un unico intento. Ci sono 15 ragazzi in campo ma è come se ci fosse ogni singolo rugbysta e ogni appassionato della palla ovale.
Quando poi c’è una partita contro i maestri del rugby, una partita che solo a pronunciarla mette i brividi … “Italia-Inghilterra” tutto si amplifica. E se in un’occasione del genere riceviamo un gesto di attenzione e di affetto come quello che ha fatto Paul Griffen (42 presenze in nazionale, 4 volte campione d’Italia) indossando la nostra polo…beh, signori… non sappiamo bene come descrivere il tutto !
Non è un atto di puro narcisismo, un farsi belli in Tv. E’ molto di più, molto oltre.
Si, perchè ora possiamo dire che quel gesto dice che anche noi siamo parte della “base”, siamo parte di un movimento che piano piano con fatica (e qualche errore) si allarga nel nostro paese per ribadire la bellezza di questo sport, i valori che esso veicola e un senso di comunità che ben pochi altri contesti sanno proporre. Domenica prossima non saremo in tv ma con la serie C2 a Ravenna, la Under 14 a Carpi vs Piacenza e il minirugby a Mantova… insomma in giro sui campi a confrontarci con gli altri!
Forza falchi e falchetti !